Cultura e tradizioni

La Varia

Tra le feste religiose c’è la caratteristica Processione di “S.Rocco”, con gli Spinati. La Varia di Palmi è inserita nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO dal 2013 rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane. La Varia di Palmi è da sempre una delle più importanti feste religiose calabresi. Si celebra, con cadenza pluriennale, l’ultima domenica di agosto ed è dedicata alla Maria Santissima della Sacra Lettera, la patrona della città.

Villa Pietrosa “La Guardiola”

La guardiola è un balconcino a strapiombo sulle rocce della spiaggia della “Pietrosa”, assomiglia alla prua di una nave da cui poter osservare l’orizzonte. Leonida Repaci ha vissuto questo luogo come fonte d’ispirazione per i suoi scritti, come rifugio da cui sentire il canto del suo amato mare, non a caso la Guardiola è stata fondamentale per la sua saga letteraria più famosa, “La Storia dei Rupe”.

La Villa Giuseppe Mazzini

Inserita tra i monumenti nazionali è un parco botanico caratterizzato da un lungo balcone che si affaccia sullo stretto di Messina dominando la Costa Viola, dal quale si può assistere a straordinari tramonti sulle Isole Eolie.

La Casa della Cultura

La casa della Cultura “Leonida Repaci” è un complesso polifunzionale al servizio della cultura. Sono presenti musei come una Pinacoteca, con la collezione Repaci (Fondatore del Premio Viareggio), una gipsoteca, collezione di gessi donazione Michele Guerrisi. Un museo Etnografico ricco delle prestigiose conocchie (più importante al mondo). Un antiquarium con le testimonianze del parco archeologico dei Tauriani. Il Museo musicale Cilea-Manfroce ed una biblioteca con oltre 200.000 volumi dei quali 120.000 dedicati alla Calabria e ai Calabresi.

La Cripta di San Fantino

Sotto i resti di una chiesetta Ottocentesca un ambiente ipogeo accoglie al suo interno una fonte d’acqua sorgiva e custodisce tra i lacerti delle pareti affrescate un tesoro paleocristiano. Da questo luogo parte la riscoperta, un mistero celato per secoli riaffiora dalle parole di un vescovo che scrive nell’ottavo secolo di un grande taumaturgo, il più antico tra i santi calabresi: San Fantino di Cavallaro.

Il Parco Archeologico dei Tauriani

Il Parco Archeologico dei Tauriani è adagiato su di un pianoro che si affaccia sul mar Tirreno “il mare dei miti” e sulle spiagge della Tonnara, oltre a testimonianze del periodo preistorico, si caratterizza per un unicum, la presenza del popolo italico dei “Tauriani”, il cui insediamento (Taurianum) risale al IV secolo a.C. a cui si sovrappone la città romana di “Tauriana” che risale al I secolo a.C. di questa città sono stati ritrovati numerosi resti archeologici, tra i quali: un edificio per spettacoli (anfiteatro) il podio di un tempio e un asse stradale, del periodo medievale risale la Torre costiera, l’unica visitabile del Sud Italia.

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