Le Grotte delle Pignarelle o del Macello

Le Grotte delle Pignarelle o del Macello, dall’omonimo quartiere poco distante, sono uno dei siti più caratteristici di Palmi.
Un altro nome ormai in disuso è quello di grotte di Tarditi per via del generale Cesare Tarditi, commissario regio per il Circondario di Palmi dopo il terremoto del 1908. Si tratta di un sito molto importante. Le grotte, infatti, formano un insediamento rupestre di impronta monastica bizantina. Le grotte vennero realizzate dagli stessi monaci scavando nell’arenaria in un periodo compreso tra il VI secolo e l’VIII secolo. Il complesso è composto da alcune cavità (circa otto) su diversi livelli e con ingresso rivolto verso nord.

Degne di nota sono:

  • La prima grotta, che presenta all’esterno una croce bizantina scolpita nella roccia, ed al suo interno è formata da un unico vano con un’ampia apertura.
  • La grotta al centro denominata «basilica», formata da tre navate delle quali quella centrale ha un’altezza di sei metri ed una larghezza di tre metri, mentre le due laterali misurano due metri di larghezza ed un’altezza di circa un metro e mezzo. I corridoi laterali della grotta vanno a confluire in quello centrale formando un incrocio a croce greca. La parete terminale della navata centrale presenta un’abside di forma ellittica, dove i monaci appendevano crocefissi e icone. In molte pareti e sul suolo della grotta sono evidenti gradini, nicchie, portalampade e giacigli. Un’ulteriore grotta di notevoli dimensioni, situata nello stesso gradone, risulta avere un collegamento con la «basilica» tramite un cunicolo.
  • Una piccola cavità di fronte all’insediamento, in un altro costone separato rispetto al complesso da un canale, con all’ingresso due croci scolpite nella roccia. Essendovi una piccola feritoia realizzata con calce e pietre, rivolta verso l’alto, il tutto lascia presupporre che la grotta servisse per allertare, in caso di pericolo, i monaci del complesso rupestre.

Le grotte della Pietrosa o di Tràchina

Le grotte della Pietrosa o di Tràchina, sono una cavità naturale ricadente all’interno del comune di Palmi (a pochi passi dalla nota Villa Repaci). All’interno di esse sono stati rinvenuti alcuni reperti, databili all’ Età del Bronzo e al Periodo elladico. Il luogo nell’epoca del Bronzo Antico fu infatti utilizzato come riparo da alcuni uomini.

Ulteriori studi attestano l’utilizzo del medesimo sito anche in età medievale, moderna e contemporanea, principalmente come ricovero per greggi. Fra i reperti, degni d’interesse rinvenuti all’interno e oggi custoditi presso il Museo di Reggio Calabria, si segnalano alcune ceramiche e cocci interpretabili come importazioni dell’area egea.

Guarda gli scorci più belli

Cosa aspetti?

Vieni ad ammirare le meraviglie di Palmi!

Organizza il tuo viaggio a Palmi: scegli fra le numerose strutture ricettive che possono soddisfare le tue esigenze
e le variegate attività che possono allietare la tua permanenza.
Ti aspettiamo!

Programma il tuo Viaggio

Dai un’occhiata a tutte le attività che possono interessarti.
Le abbiamo selezionate per te in diverse categorie.